TENSIONE E COLORI
Corpo sensibile vuol dire “abile nei sensi”, un corpo in grado di sentire con chiarezza le diverse sfumature del proprio movimento, del proprio percepire per essere percepito.
In questo quarto bimestre esploreremo i vari colori della tensione attraverso il gioco combinatorio di tempo, peso e spazio.
Veloce/lento, pesante/leggero, ampio/ristretto, lineare/curvo, sono funzioni oggettive legate a doppio nodo con la sensazione personale del movimento sia fisico che vocale, alla sensazione del nostro esprimerci.
Alla fine del bimestre, 14 e 15 giugno, si terrà il workshop di Giorgio Rossi dal titolo “Il senso del tempo nello spazio”: con la leggerezza dell’essere e l’autoironia giocare con il movimento e lo spazio.
Movimento acrobatico – Trainer Lorenzo Caldarozzi
Riscaldamento articolare
Preparazione muscolare: isometrie, crunch, piegamenti, squat.
Esercizi di forza e resistenza per aumentare il livello di energia muscolare disponibile.
Studio delle tecniche acrobatiche singole e di coppia
Costruzione di partiture di movimento come sviluppo dell’impulso interno.
Movimento scenico – Trainer Alberto Bellandi
Training preparatorio
Allineamento posturale e rinforzo muscolare Metodo Pilates
Sviluppo del training: composizione per frasi di movimento con contrasti di spazio, peso, tempo.
Passaggio dall’esercizio all’azione concreta (oggetti: bastone e sedia)
Elementi di lotta scenica: colpi e cadute giocati a contrasto con carezze e abbracci.
Floor work & contact – Trainer Francesca Lombardo
Elementi fondamentali di danza contemporanea quali release/floorwork ed elementi provenienti dalla pratica yoga. Elementi che favoriscono lo sviluppo di una consapevolezza anatomica più approfondita e rendono il corpo radicato, disponibile, fluido e in ascolto.
Tecniche base di contact improvvisation, si impara a trasferire il proprio peso sull’altro e a riceverlo a propria volta, esplorando i ruoli del guidare e seguire l’altro attraverso la sensibilità del contatto.
Spatium Vocis – Trainer Giulia Bornacin
(metodo vocale ideato da Francesca Della Monica)
Rilassamento muscolare finalizzato al riconoscere e leggere le tensioni emotive, scioglierle e preparare un corpo al fare. Un corpo teso impedisce al suono di viaggiare, ma soprattutto chiude il nostro potere comunicativo.
L’emissione vocale provoca di per sé una tensione non sempre semplice da gestire. Vedremo come superare la paura con la volontà del farsi capire.
Attraverso la semplicità giocosa del raccontare esploreremo gli spazi della nostra vocalità, i suoi colori e il perché della loro scelta nelle varie drammaturgie.
Supportati dalle vocali e i loro archetipi capiremo come unire emotività ed emissione.
Qui tutte le informazioni su organizzazione e costi del training fisico avanzato Stap Studio
WORKSHOP INTENSIVO CON GIORGIO ROSSI 14 E 15 GIUGNO 2025 (MAX 20 PARTECIPANTI)
Alcune forme di danza mirano alla costruzione di un corpo codificato, con l’obbiettivo di farne un corpo estremamente abile, spesso uno strumento scollegato alla presenza sensuale e sensibile, rigido e non credibile; spesso operando trasformazioni precise e strutturali nel corpo del danzatore, addestrandolo a modificare la propria natura senza curarsi dell’aspetto più importante, aderire alla propria natura organica.
Ciò che tento, è dare consapevolezza su ciò che portiamo e come ci con/portiamo, sulla capacità di accorgersi dei nostri movimenti in un percorso sensuale e
sensato a partire dal quale il corpo possa destinarsi in sequenze di movimenti rispondenti all’essere di quel momento, in cui si compie l’attuarsi della danza.
“La danza è tutto ciò che riguarda l’uomo, ivi compresa la voce”, diceva il coreografo e teorico Rudolf von Laban.
E’ da quest’idea che parte la mia proposta, cerco di sollecitare la memoria tattile, uditiva, olfattiva, gustativa, visiva, motoria oltre alla straordinaria capacità dei sensi di evocare.
Interrogo i partecipanti sui loro primissimi ricordi, per mettere in moto le doti di riconoscersi e prendere coscienza di come ci si muove e commuove ed è da lì che credo parta ogni danza anche la più difficile.
Penso che chi ha questa consapevolezza oltre ad essere credibile ed interessante sia più creativo perché in fondo solo conoscendosi in modo sensuale ed istintivo si può raccontare con il corpo ed essere ascoltati.
Questo processo creativo, grazie alle domande e al lavoro di lenta costruzione di percorsi, porta ad accorgersi di quanto sia semplice danzare e creare nello spazio movimenti narranti e interessanti.
Più che affermare, invito all’ascolto e lasciare che succeda.
Credo che la cosa più importante da insegnare sia la capacità di improvvisare nell’ascolto profondo ricordando con piacere e da lì costruire il proprio lavoro, come in realtà hanno sempre fatto gli artisti di tutte le diverse discipline dell’arte…
La mimesi è uno strumento importante nel mio modo di insegnare.
Quando invito a entrare nell’energia del movimento, di qualsiasi movimento, invito a confrontarsi con il proprio ricordo sensuale, a riprodurre energia e ritmo sentiti nel contatto con quel che si sta cercando di evocare e che può essere qualsiasi cosa, dalla più concreta alla più astratta.
Mi piace prendere ad esempio il lavoro dell’orologiaio, come pure quello del giardiniere: penso che il progetto architettonico dell’orologiaio sia rigoroso e virtuoso, miri a risultati precisi e possa essere svolto in qualsiasi momento avendo a disposizione gli attrezzi adeguati. Il giardiniere crea le condizioni, prepara il terreno, aspetta il momento adeguato, getta semi per una fioritura che spesso ha direzioni imprevedibili, assiste al processo e ne accetta i risultati qualsiasi essi siano. Quando propongo il lavoro sull’arte poetica del movimento, credo nella relazione con il proprio corpo danzante sensuale e consenziente (sempre attento ai sensi e al proprio accadere, al proprio semplice cadere sulla terra, da dove poggia ogni movimento); mi sento vicino al giardiniere, che porta una sapienza istintiva e in diretto contatto con la natura, ma non dimentico l’orologiaio per la sua razionalità e progettualità. In fondo è una questione di tendenze e non di assoluti. Il danzatore, come il musicista, deve unire il lato immaginativo al lato matematico e architettonico nello spazio e nel tempo.
l laboratorio si terrà sabato 14 giugno dalle 14.30 alle 19.30 e domenica 15 giugno dalle 10.00 alle 15.30 e sarà diviso in diverse parti:
– Calarsi nella presenza sensuale
– Riscaldamento del corpo
– Confrontarsi con le possibilità più semplici di movimento e coordinazione
– lavoro in coppia o gruppi su varie energie e qualità di movimento nello spazio
– apprendimento di sequenze di movimenti
– improvvisazioni
– composizioni singole e di gruppo
Le diverse sezioni saranno accompagnate da tempi di riflessione e di considerazione del lavoro svolto.
ORGANIZZAZIONE E COSTI
(OGNI PERCORSO PREVEDE UN MASSIMO DI 13 PARTECIPANTI)
Gli incontri si svolgono dalle ore 10.00 alle ore 12.00. La sala è disponibile per il riscaldamento dalle ore 9.00.
La proposta di partecipazione si basa su tre alternative:
“Percorso 1” per chi intenda seguire una mattina di training: € 70,00
o Lunedì (Acrodanza)
o Mercoledì (Movimento Scenico)
o Giovedì (Spatium Vocis)
o Venerdì (Floor work e Contact)
“Percorso 2” per chi intenda seguire due mattine di training: € 110,00
o Lunedì (Acrodanza)
o Mercoledì (Movimento Scenico)
o Giovedì (Spatium Vocis)
o Venerdì (Floor work e Contact)
“Percorso Open”: n. 10 ingressi € 150,00
WORKSHOP INTENSIVO con Giorgio Rossi del 14 giugno dalle 14.30 alle 19.30 e 15 giugno dalle 10 alle 15.30 (max. 20 persone).
Per gli iscritti Stap Studio € 65,00
Per gli esterni € 130,00