ACCADEMIA STAP BRANCACCIO
presenta
LABORATORIO BARTOLINI BARONIO
condotto da Tamara Bartolini e Michele Baronio
Tutto è profondamente connesso: la pratica artistica e quella pedagogica. In entrambi i casi lavoriamo a partire da quella che consideriamo la personale – eppur collettiva – biografia sotterranea da andare a ritrarre. Ritrarre racconta il nostro lavoro sulla scena e quello con gli allievi. Ritrarre lo stare in bilico che nasce dall’esposizione di sé. Mettiamo a disposizione strumenti di lavoro per aprire un dialogo con gli allievi del secondo anno della Stap. Ogni allievo ha un suo segno specifico, un suo battito. Come ascoltarlo? Come seguirlo? Quali strumenti di ricerca applicare affinché ogni strada si apra e ogni passo si possa compiere? Lavorando con le biografie, le foto, i ricordi, con testi e riferimenti letterari. Lavorando anche partire dal tempo che stiamo vivendo, dalla sua crisi, le crepe, la pandemia, il lockdown e come tutto questo ha modificato lo sguardo degli allievi sulle loro vite, la società, il teatro. Cercare il qui e ora di questo tempo attraverso interviste rubate alla strada, ai passanti, ai paesaggi, per poi tradurle nella scrittura, nel corpo e nella voce, nel qui e ora dello spazio scenico. Mettere nello spazio i materiali raccolti per andare a comporre piccoli ritratti singolari plurali, per toccare il senso della condivisone attraverso il gruppo. Imparare il setaccio di quei materiali di lavoro, la traduzione scenica. Portare alla luce il battito pulsante dell’allievo e la storia che sente di dover raccontare. Perché un ritratto non è anzitutto, e alla fine, un incontro? (J.L.Nancy)
MATERIALE RICHIESTO
Chiederemo a tutti i partecipanti di leggere e studiare il testo che gli sarà inviato via e-mail.
ISCRIZIONI E MODALITA’ DI SELEZIONE
Il laboratorio è riservato agli iscritti all’Accademia di recitazione, regia e drammaturgia STAP Brancaccio.
PERIODO E DURATA
Il workshop si terrà presso la sede dell’Accademia Stap Brancaccio , Via di Acqua Bullicante, 133 – Roma