Odio Stanislavskij
Odio Stanislavskij, da “Romanzo teatrale” di Michail Bulgakov
a cura di Daniele Prato e Giampiero Rappa.
“Odio Stanislavskij” è la storia di Maksudov che lavora come giornalista presso una rivista letteraria. Sogna di vivere scrivendo libri, ma la strada davanti a lui è colma di ostacoli e ancora più impervia diventa quando Maksudov si affaccia al teatro. Qui incontra una coltre di personaggi lunatici e folli, tra cui uno Stanislavskij dipinto con tinte stravaganti. Sarà proprio il teatro a disgregare le poche certezze che Maksudov reca in sé, immettendolo in un turbinio di angosce e di domande senza risposta.
I “Classici del secolo futuro”, in scena allo Spazio Diamante, restituiscono il nucleo pulsante e vivo del concetto stesso di “classico”. Si occupano della riscrittura e dell’interpretazione dei testi gli allievi del Terzo anno della Stap Brancaccio, Accademia di recitazione, drammaturgia e regia, provocati e sostenuti dagli insegnanti e dalle molte esperienze creative vissute nel triennio. Nel rispetto di un teatro sinceramente popolare, giovane. Emozionante.